Il Brasile è un paese meraviglioso, con una natura unica al mondo, metropoli affascinanti e una popolazione festosa e amichevole. Ma viaggiare in Brasile può portare con sè anche una serie di imprevisti, soprattutto legati alla sanità, alle malattie ancora presenti nel paese e alle condizioni di vita locali; per questo motivo raccomandiamo di non partire senza un’assicurazione di viaggio che copra le spese mediche e il rimpatrio in Italia in caso di ricovero.
In Brasile possono capitare problemi di vario tipo, in quanto il paese non è certo uno dei più sicuri del mondo. I furti sono molto comuni, soprattutto ai danni dei turisti, sia a bordo dei mezzi pubblici che sulla spiaggia. Non sono rare le rapine, gli scippi e i sequestri lampo; in situazioni d’emergenza, è possibile chiamare la polizia componendo il numero 190, o l’ambulanza componendo il 192.
Visitando il Brasile è poi possibile contrarre diverse malattie, specialmente quelle portate dalle zanzare, tra cui il virus Zika, la malaria, la chikunguya, la febbre dengue e la febbre gialla. Come se non bastasse, la sanità pubblica brasiliana non ha certo gli standard a cui siamo abituati in Italia, e per questo motivo occorre spesso rivolgersi alle cliniche private, molto più costose.
La copertura assicurativa sanitaria non è obbligatoria per visitare il Brasile. Tuttavia, a causa della presenza delle suddette malattie, e della situazione precaria degli ospedali pubblici, è vivamente consigliata: potrete così curarvi in una clinica privata con standard più elevati, paragonabili a quelli dell’Europa occidentale, oppure optare per il rimpatrio aereo sanitario in Italia. All’interno degli ospedali, molti medici, infermieri e operatori sanitari non parlano inglese, dunque la barriera linguistica potrebbe farsi sentire anche se il portoghese è relativamente vicino all’italiano: scegliete quindi un’assicurazione che includa l’assistenza di un interprete in tempo reale.
La situazione sanitaria del Brasile è mediamente scarsa, o comunque decisamente inferiore agli standard europei; pertanto, è raccomandato stipulare un’assicurazione sanitaria che copra i costi necessari per curarsi in una clinica privata. Gli ospedali pubblici sono infatti scadenti, mal organizzati e decisamente sovraffollati.
In Brasile, la costituzione prevede il diritto al trattamento sanitario, per cui esiste un sistema pubblico, il Sistema Único de Saúde o SUS, che garantisce le cure ai cittadini, seppur con evidenti limiti. Tuttavia, le prestazioni sono gratuite, così come le visite con i medici, i costi delle analisi, l’ospedalizzazione, le operazioni e anche i farmaci da prescrizione. Da notare che negli ospedali pubblici, le cure mediche d’emergenza sono garantite anche ai cittadini stranieri.
Le cliniche private invece sono decisamente migliori, sia dal punto di vista dell’igiene che da quello dei trattamenti e dei macchinari a disposizione, ma prendono in carico i pazienti soltanto se hanno un’assicurazione sanitaria, o se sono in grado di coprire i costi dei trattamenti, in quanto fanno pagare anticipatamente l’intero importo. E’ poi possibile farsi visitare da un medico privato, o médico particular, il cui costo non è incluso nè nell’assicurazione sanitaria nè compreso nel SUS.
Posto che la sanità pubblica in Brasile è gratis, i costi delle cliniche e dei consulti privati variano di molto, in base alla città e al prestigio della struttura o del medico. Nella stessa città è possibile prendere un appuntamento con un dottore che fa pagare una visita 50 real (circa 8 euro) e un altro che ne prende 400 (circa 60 euro). Per quanto riguarda i medici specialistici, come gli ortopedici, i neurologi, i cardiologi, i ginecologi o i dermatologi, la tariffa varia da circa 100 real (15 euro) a 600 real (90 euro) e oltre. Il costo del dentista è invece di circa 80 real per ciascun appuntamento, ossia circa 12-15 euro.
Malattie come la chikungunya, la febbre dengue, la malaria, l’oncocerosi (cecità fluviale), il virus del Nilo occidentale, la febbre gialla ed il virus Zika sono ben presenti in diverse zone del Brasile, causate e diffuse da alcuni infetti. Tra queste, il virus Zika è la più rischiosa, specialmente per le donne in gravidanza, poichè può causare microcefalia nel neonato, ed è anche piuttosto diffusa, con 9,3 casi per 100 mila abitanti rilevati nel 2019 nella regione nord-est.
Allo stesso tempo, la febbre dengue è in repentino aumento, con ben il 480% di casi in più nel 2019 rispeto al 2018, con numero di morti triplicato e una diffusione anche nella regione metropolitana di San Paolo. La malaria invece è presente soprattutto nella regione amazzonica e nel Pantanal.
Nessun vaccino è obbligatorio per visitare il Brasile, ma per chi ha un’età superiore a 9 mesi è raccomandato il vaccino contro la febbre gialla, da somministrare almeno 10 giorni prima della partenza. Non è obbligatorio, ma è fortemente consigliato, poichè dal 2018, dopo un grosso aumento dei contagi, l’OMS ha collocato diversi stati brasiliani nell’area di rischio della febbre gialla.
Inoltre, nel 2016 ci sono stati numerosi casi di influenza H1N1, che colpisce soprattutto le persone con più di 65 anni. Per questo motivo, vi consigliamo di informare del viaggio il vostro medico, in modo che possa consigliarvi un’eventuale vaccinazione.
Se il vostro programma di viaggio prevede una visita alla regione amazzonica, sono infine consigliate le compresse “preventive” contro la malaria.
Il Brasile è un paese dal territorio molto vasto, pertanto è facile che possano capitare episodi che mettono a repentaglio la sicurezza dei viaggiatori.
Nelle grandi città possono aver luogo scontri tra bande, o manifestazioni oganizzate anche all’improvviso, molto spesso associate a disordini che comportano l’interruzione della circolazione stradale e dei trasporti pubblici. Attenzione anche all’alto tasso di criminalità: non mettete in mostra oggetti di valore come collane e orologi, e portate sempre con voi una piccola quantità di denaro contante da consegnare in caso di rapina, per evitare guai. Se doveste trovarvi in questa spiacevole situazione, non opponete resistenza, in quanto in Brasile l’omicidio per futili motivi è purtroppo molto frequente.
I turisti stranieri sono al centro di scippi, rapine a mano armata e sequestri lampo fino al bancomat più vicino. Attenzione poi ai furti in spiaggia e a bordo degli autobus, anch’essi molto frequenti ai danni dei turisti, persino nelle ore centrali del giorno e vicino ai grandi alberghi.
In ogni città del Brasile ci sono numerose favelas, i famigerati quartieri baraccopoli ad altissima densità abitativa, dove la sicurezza è praticamente inesistente. Evitate di addentrarvi al loro interno: qui la violenza è all’ordine del giorno e spesso ci sono scontri a fuoco tra bande e forze di polizia.
Se state pianificando un viaggio in Brasile, consigliamo di stipulare un’assicurazione di viaggio che copra i furti di documenti, bagagli e oggetti di valore, e che abbia le coperture sanitarie adeguate per permettervi di accedere ad una clinica privata in caso di ricovero, con eventuale rimpatrio in Italia in caso di aggravarsi delle condizioni di salute.